Artigianato fiorentino: valore senza tempo
Culla del Rinascimento, distretto della conceria e centro orafo, Firenze è una città ricca di storia e tradizioni. Pregiate e curate nel minimo particolare, le nostre collezioni di penne incarnano l’essenza del capoluogo toscano, realizzate da mani esperte che traducono l’antica arte orafa in strumenti di scrittura che possono essere considerati dei veri e propri gioielli. Ancora oggi, le vie principali e i vicoli più reconditi di Firenze lasciano a bocca aperta per la quantità di botteghe e atelier artigianali che sono dimora di maestria fiorentina. Ma cosa intendiamo quando parliamo di artigianato fiorentino nel campo della gioielleria?
Alle radici di una tradizione secolare
Risalente al XII-XIII secolo, l’arte orafa fiorentina si articola in numerose lavorazioni manuali come il traforo, il cesello, l’incisione a bulino, l’agemina, il niello, il “cesoro”, la lavorazione a filo, la fusione in osso di seppia, la laminazione lastra e filo e la fusione con crogiuolo. Nel corso dei secoli, tutte queste particolari tecniche artigianali hanno trovato applicazione sia nella gioielleria – sacra e profana – che nella scultura dell’oro.
I padri dell’oreficeria fiorentina sono artisti rinascimentali. Da Ghiberti a Brunelleschi, da Donatello a Luca della Robbia: questi grandi nomi del panorama artistico italiano muovono i primi passi come artigiani formandosi nelle botteghe di oreficeria, apprendendo una delle arti più fiorenti del capoluogo in epoca medievale e rinascimentale. Passando dall’oreficeria alla scultura e all’architettura con grande abilità, questi talenti ineguagliabili prediligevano i soggetti che avevano a che fare con il sacro.
Dai capolavori dei grandi maestri alla moneta d’oro
Nella metà del Duecento, la Repubblica fiorentina conia il fiorino d’oro, emblema della sua potenza economica. In effetti, dalla caduta dell’Impero Romano, quella di Firenze è stata la prima repubblica a battere moneta dopo l’Impero Bizantino e l’Impero Islamico.
Il fiorino viene ideato nel 1252. Da questa data, la lavorazione dell’oro conosce un notevole sviluppo che porta alla foglia d’oro utilizzata nei dipinti e nelle cornici e ai tessuti serici realizzati con filati metallici in oro.
Il luogo simbolo dell’oreficeria
Attrazione carica di fascino e simbolo dell’oreficeria fiorentina, il Ponte Vecchio è sede delle più antiche botteghe orafe della città di Firenze. Gli artigiani operano in questa meravigliosa cornice dal 1593, da quando il Gran Duca Ferdinando I decide di trasferire tutti i laboratori artigianali dal Mercato Nuovo di San Lorenzo al Ponte Vecchio per rivalorizzarlo (fino a quel momento ospitava i macellai, attività che rendevano l’ambiente malsano).
A partire dal Cinquecento gli orafi fiorentini si dividono in base alla natura delle proprie creazioni. La prima categoria, aperta alle influenze straniere, è sperimentale, opulenta e raffinata: sono perlopiù botteghe granducali che ricevono numerose commissioni dalla corte. La seconda, foraggiata dalla Chiesa Cattolica e dalla corte granducale è più spirituale e simbolica. La terza, sviluppatasi negli atelier di Ponte Vecchio, si rivolge a una clientela più varia, proponendo gioielli più tradizionali per incontrare i gusti della nuova classe borghese.
Penne gioiello Visconti
Ed è proprio dalle sperimentazioni orafe dei secoli passati che attingiamo per la creazione delle nostre collezioni più ricercate. Da strumenti di scrittura pregiati e funzionali a veri e propri gioielli, le nostre penne più iconiche sono impreziosite da dettagli minuziosamente lavorati a mano.
Fra le collezioni più elaborate spiccano la Dante Alighieri, impreziosita con incisioni realizzate con la minuziosa tecnica dello scrimshaw e la collezione Il Magnifico Egyptian Marble, la sesta edizione dedicata a Lorenzo de’ Medici, questa volta nella tinta paglierina del marmo egiziano e in edizione limitata di 188 esemplari.
La collezione Watermark, infine, si distingue per la scheletratura del fusto e del cappuccio, progettata con un design dinamico e contemporaneo in argento lucidato a mano.
Dall’oreficeria alla pelletteria artigianale
Ma quella orafa non è l’unica tradizione che vogliamo rievocare attraverso le nostre collezioni. Anche lapelletteria fiorentina è centrale nella nostra produzione. Disegnata tenendo a mente lo stile di vita contemporaneo, la collezione VSCT incarna la sintesi di expertise d’altri tempi ed estetica moderna, proponendo una serie di accessori in pelle declinati in una palette di colori accattivanti e senza tempo.
Dagli astucci portapenne agli svuotatasche, dalle briefcase alle cover per AirPods: la linea realizzata in pelle palmellata antigraffio tiene di conto di tutte le esigenze quotidiane, rinnovandosi continuamente con nuovi prodotti pensati appositamente per viaggiare a cuor leggero, sistemando strumenti di scrittura, laptop e altri piccoli oggetti all’interno di accessori sofisticati che completano il look con un tocco di classe.
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