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Forbidden City
La Città Proibita è per noi occidentali il simbolo della cultura cinese. Immaginiamo vecchi saggi che tramandano una cultura terrena ma irraggiungibile, la cui sapienza è data dall’esperienza. Dopo sette anni di profonde ricerche e studi per riuscire a evocare una realtà così complessa in una penna, Visconti ha dato vita ad un modello unico.
“Non c’era piacere più grande che addentrarsi nel Palazzo imperiale, dove la mente teatrale e artificiosa di un grande architetto aveva creato una natura molto più sottile di quella reale.”
Pietro Citati


DIVINITA' IN MINIATURA
Abbiamo rappresentato la nostra “Città Proibita” come chiusa in una gabbia di resina, che rappresenta il senso d’isolamento e di interdizione che avvolge tuttora quel luogo sacro. Attraverso la gabbia si intravedono le divinità: Il Dragone, La Fenice, Il Leone e altre, riprodotte in varie rappresentazioni, come sono realmente rappresentate all’interno dei palazzi. Esse sono miniaturizzate, piccole sculture eseguite “a cera persa” ad evocare questo mondo fantastico.
4 PENNE IN UNA
La gabbia e le miniature rivestono una base finemente incisa con una decorazione tipicamente orientale e ripresa dai fregi della Città Proibita. All’interno di questa decorazione esiste una parte funzionante per avvitare e svitare il cappuccio e supportare il tutto. E’ come realizzare quattro penne in una: una esterna (la gabbia), una intermedia (la base), una interna (la parte funzionante) e una decorata (le miniature).





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