Penne gioiello: tutte le tecniche dell’arte orafa utilizzate nel laboratorio Visconti

Firenze è la culla di una fiorente produzione artistica che va dalla pittura, all’architettura, passando per l’oreficeria. Ed è proprio l’arte orafa, consolidatasi nei secoli grazie alla maestria degli artigiani fiorentini, ad essere essenziale nella realizzazione di strumenti da scrittura che diventano veri e propri gioielli. Passeggiando per le vie del centro storico di Firenze sono moltissime le botteghe orafe artigiane ancora oggi attive nella creazione di splendidi capolavori. Il luogo più simbolo dell’arte orafa fiorentina rimane il Ponte Vecchio, sede dei più antichi laboratori orafi della città.

Dallo studio della secolare produzione orafa fiorentina e dalla sperimentazione di tecniche orafe e materiali sempre diversi, nascono quindi le speciali collezioni Visconti che includono penne gioiello impreziosite da minuziose lavorazioni a mano e materie prime pregiate come oro, argento, marmo e titanio. Tra le tecniche orafe applicate agli strumenti da scrittura di Visconti, si possono invece ritrovare la scheletratura, l’intarsio, la smaltatura e infine la tecnica di scrimshaw, solo per citarne alcune.

La collezione Skeleton: filigrana argento e colori brillanti in edizione limitata

La collezione Skeleton, in edizione limitata di soli 388 esemplari, viene oggi reinterpretata dopo il primo lancio avvenuto oltre 20 anni fa, nel 2002. La versione attuale è realizzata utilizzando l’antica tecnica della scheletratura o, dall’inglese, skeleton. Si tratta di una forma di artigianato artistico sviluppatasi nel mondo dell’orologeria che prevede una serie di operazioni molto delicate per ridurre al minimo la struttura metallica fino al limite consentito del cedimento strutturale del meccanismo. Da qui appunto l’idea di ridurre all’osso e quindi allo scheletro la struttura su cui si basa il funzionamento dell’orologio.

L’impiego di questa tecnica nel mondo degli strumenti da scrittura permette di creare una struttura metallica minuziosamente lavorata in modo da avvolgere il fusto e il cappuccio della penna, esaltando la bellezza del materiale di fondo. È proprio ciò che accade con la penna stilografica e la penna roller della collezione Skeleton, caratterizzate da una filigrana in argento massiccio che spicca sulla resina brillante e colorata. Il fusto scheletrato in argento ammalia e risplende con la sua lucentezza enfatizzando ulteriormente l’effetto glitterato della resina acrilica sottostante, disponibile nelle colorazioni blu e rosso.

La tecnica di scrimshaw per la collezione Alexander the Great

Come ogni anno Visconti celebra un grande personaggio della storia attraverso una delle sue preziose collezioni e, per il 2023, il brand fiorentino sceglie di rendere omaggio ad Alessandro Magno con la collezione Alexander the Great, in edizione limitata composta da 323 esemplari. Per farlo si affida questa volta alla riscoperta dell’antica tecnica decorativa scrimshaw, utilizzata in passato per decorare bastoni da passeggio, calci dei fucili e manici di coltelli. In principio si incidevano principalmente l’avoio o denti di animali Oggi le preziose penne da collezione di Visconti sono realizzate in un materiale molto più rispettoso della biodiversità, la resina acrilica. Gli artigiani del marchio utilizzano una fresa affilata sulla resina del fusto e del cappuccio fino a creare un raffinato motivo decorativo. Le fessure vengono poi riempite con l’inchiostro, che una volta seccatosi, rende ben visibile l’intero disegno.

La penna stilografica e la penna roller della collezione Alexander the Great presentano infatti un fusto cilindrico in resina color avorio, impreziosito da un minuzioso disegno raffigurante la mappa dell’Impero di Alessandro Magno, che si estende fino al cappuccio. L’inchiostro che permette di esaltare la decorazione è color seppia, perfettamente abbinato alle metallerie in bronzo invecchiato che presentano la lavorazione tipica delle colonne doriche dei templi greci.

La smaltatura della collezione Qwerty

Una tecnica ampiamente utilizzata ancora oggi nel mondo dell’arte orafa è la smaltatura, che consiste nell’applicazione di smalti colorati su vari materiali, tra cui metalli preziosi, per la realizzazione di medaglie, ciondoli e pendenti in oro o argento. Questa pratica è nota fin dall’antichità, ma subì poi un notevole sviluppo in epoca medievale in cui fu impiegata per la realizzazione di oggetti sacri usati durante le funzioni religiose. Nel corso dei secoli, l’utilizzo dello smalto su metallo ha poi suscitato l’attenzione di numerosi artisti e artigiani, fino ad approdare all’ambito della gioielleria con la creazione di veri e propri capolavori.

Grazie alla competenza e maestria dei suoi collaboratori, Visconti ha dato vita alla collezione Qwerty, in edizione limitata, caratterizzata da un fusto e un cappuccio in acrilico nero, decorato da una struttura in argento invecchiato incisa e in seguito smaltata in bianco e rosso. La collezione si compone di una penna stilografica e di una penna roller, entrambe fortemente ispirate dalla prima tastiera alfanumerica su macchina da scrivere brevettata da Christopher Sholes nel 1864. I rimandi a questo intramontabile strumento, che nel corso dei secoli si è trasformato fino alla sua versione touch di oggi, sono evidenti grazie alla veretta smaltata e alle lettere in argento della parola Qwerty, che corrono lungo il fusto in ordine casuale.

Fili d’argento intarsiati per la collezione Divina Elegance

Ultima, ma non per importanza, la tecnica dell’intarsio, mutuata anch’essa dall’arte orafa per la creazione di uno strumento da scrittura unico e senza tempo con la collezione Divina Elegance. Per enfatizzare la forma della penna ispirata alla sequenza a spirale del nautilus, vengono infatti inseriti manualmente dei fili d’argento attraverso un attento processo di lavorazione basato proprio sull’intarsio, che consiste nel connettere a incastro su una superficie elementi di vari materiali, tra cui marmo, madreperla e metalli preziosi, come in questo caso.

Dietro l’estrema raffinatezza della Divina Elegance, e delle sue declinazioni Wave e Dario Argento, si nascondono ore ed ore di lavoro da parte dei maestri artigiani del brand, i quali iniziano con la lavorazione delle parti in resina per poi realizzare i canali per l’inserimento manuale dei fili d’argento, con un apposito strumento. Al termine di un processo di essiccazione di 48 ore, le penne vengono poi inserite all’interno della macchina a controllo numerico per completare le finiture e la lucidatura. Per questo la collezione Divina Elegance vanta al suo interno vere e proprie penne gioiello destinate a preservare nel tempo la loro eleganza, grazie anche alla lega antitarnish dell’argento che ne previene l’ossidazione.