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Woodstock, la penna dallo spirito libero
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Woodstock, la penna dallo spirito libero

10.11.2022

Il concerto che ha segnato un’epoca

Ad oltre 50 anni di distanza si parla ancora di Woodstock, l’evento epocale che ha chiuso l’indomito decennio degli anni ’60, contraddistinto da rivendicazioni sociali, lotte per la libertà e trasgressione. Tra il 15 e il 18 settembre 1969, in una remota contea dello stato di New York, andò in scena il più grande raduno nella storia del rock che registrò il record di 500.000 giovani accorsi per vivere tre giorni all’insegna della musica e della sregolatezza.

Erano gli anni degli hippie, si professava l’amore libero, si inneggiava a uno stile di vita aperto e si protestava contro la guerra, con la volontà di rompere con la tradizione bigotta del passato e con la convinzione di poter cambiare il mondo. Pace, amore e libertà: erano questi gli ideali che accumunavano i giovani di Woodstock, galvanizzati ed esaltati dai pilastri della musica che si sono alternati sul palco in quella memorabile tre giorni di concerti con una scaletta senza eguali da Jimi Hendrix a Janis Joplin, passando per gli Who, Joan Baez e Joe Cocker.

E fu proprio l’esibizione del re del rock a fare la storia. Diversamente da quanto programmato, Hendrix salì sul palco alle 9 di un’improbabile lunedì mattina, regalando ai 200.000 mila spettatori rimasti il più entusiasmante concerto live di sempre, con buona pace di tutti gli altri che dovettero lasciare in anticipo il festival per tornare al lavoro.

E pensare che i quattro newyorkesi under 30 che organizzarono l’evento avevano previsto solo 50 mila persone, senza considerare che avrebbero segnato la storia della musica e non solo. Vista l’inaspettata affluenza, furono addirittura costretti ad aprire le porte gratuitamente anche guidati dallo spirito de’ “L’arte non si paga”, lo slogan gridato a gran voce dai giovani hippie. Una perdita economica che fu però senz’altro ripagata, con tanto di interessi, dai diritti sul documentario girato durante il festival e pubblicato anni dopo.

La penna che celebra il mito

Anche in Visconti abbiamo voluto celebrare questo evento epocale dando vita alla nuova collezione Woodstock, con una stilografica elegante simbolo di creatività e fantasia. Una penna adatta agli spiriti liberi che incarnano perfettamente il clima trasgressivo e vivace degli anni Sessanta.

Nove varianti colore che riflettono le coloratissime stampe che si vedevano sulle camicie di quei tempi e che rimandano alle atmosfere psichedeliche del festival. C’è solamente l’imbarazzo della scelta tra la Orange Sunshine, ricordo di un tramonto sulla spiaggia, la Peace & Love, con il suo contrasto acceso tra il blu e il giallo, e la Lava Lamp, con il suo rosso simbolo di amore e passione. Persino i nomi che identificano le diverse varianti disponibili sono appositamente ripresi dal movimento artistico della controcultura, tipico degli anni Sessanta. Un’arte, cosiddetta psichedelica, contraddistinta da fiori, spirali, motivi ripetuti, geometrie morbide e da un tripudio di colori folgoranti.

Per realizzare il capolavoro Woodstock abbiamo elaborato un design contemporaneo e attuale, cercando di suscitare con un semplice strumento da scrittura l’euforia di quell’agosto lontano. Abbiamo quindi pensato di dare libero sfogo alla fantasia fondendo tra loro resine acriliche di alta qualità, creando sfumature uniche e sempre diverse. Un festival di colori inediti che dà vita a tratti sinuosi dall’effetto caleidoscopico. Sfumature e geometrie ipnotiche che celebrano la libertà d’espressione e lo spirito di condivisione che caratterizzavano la filosofia hippie, promotrice di pace e amore.

La formalità e il tenore serio della stilografica vengono questa volta smorzati da un design accattivante e divertente. Sull’anello del cappuccio è possibile leggere l’incisione “WOODSTOCK”, ma all’occhio più attento non sfuggirà che le due lettere O sono sostituite, in realtà, dal simbolo della Pace. Anche questa zona, così come tutte le finiture, è in palladio, mentre il materiale scelto per le metallerie è l’ottone. Il facile meccanismo di ricarica Power Filler la rende pratica da usare e perfetta per tutti i giorni. Per il pennino è invece possibile scegliere diverse punte, dal leggerissimo tratto della extra fine fino alla scrittura più decisa della stub. La comoda chiusura a vita, infine, protegge il prezioso pennino in oro 14kt.

Musica, sballo, libertà e divertimento: la nuova penna Woodstock vuole quindi rievocare quell’atmosfera rivoluzionaria e idealistica che si respirava tra le centinaia di migliaia di giovani riuniti a Bethel per il concerto-evento della storia. Per chi ancora non si dà per vinto e non ha ancora abbandonato definitivamente gli ideali hippie del passato o per chi spera in un futuro fuori dagli schemi, la stilografica Woodstock è pronta a farci sognare con il suo intrigante caleidoscopio di colori!

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