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Alla scoperta del pennino
Storia pennino stilografica

Scrittura

Alla scoperta del pennino

05.08.2021

L’anima della penna stilografica

Quella di Visconti è una storia di recupero e valorizzazione della tradizione artigiana, di memoria culturale, di ricerca continua e di umanità. E sono proprio tutti questi i valori che l’azienda considera cruciali nella creazione delle proprie penne stilografiche, veri e propri gioielli nati da un’expertise pluridecennale che incarna i pilastri dell’alto artigianato italiano. Per ogni penna, Visconti produce conduttore, anima e pennino, il vero cuore della penna stilografica.

Pennino: una sintesi di lusso e funzionalità

Per molti secoli è la penna d’oca lo strumento di scrittura impiegato dalle classi agiate, perlomeno fino ai primi anni dell’Ottocento, quando la rivoluzione industriale rende possibile la creazione di penne dotate di un serbatoio per l’inchiostro e di un pennino metallico. L’invenzione del pennino a flusso controllato, per come lo intendiamo oggi, è attribuita a Lewis Edson Waterman, un assicuratore che nel 1884 si rende conto che intingere ogni volta la penna nel calamaio, oltre a essere una gran perdita di tempo, è un’azione che rischia di causare macchie irreparabili sulla carta.

Facendo un piccolo foro nell’elemento che unisce il serbatoio al pennino, adesso è finalmente possibile controllare il flusso dell’inchiostro in base alla pressione esercitata sul pennino, per scrivere con continuità senza rischiare di versare una quantità eccessiva di inchiostro sul foglio.

Forgiato in metalli pregiati e coronato da una punta arrotondata in iridio, il pennino della stilografica determina lo stile, la morbidezza e la fluidità del tratto. Esistono tanti tipi di pennini quanti tipi di scrittura: le varie tipologie si differenziano soprattutto in base alla grandezza della punta. Prima di scegliere una penna stilografica, quindi, è bene capire quali sono le caratteristiche della propria calligrafia, per trovare una penna che sia in perfetta sintonia con il proprio modo di raccontarsi. Chi ha un tratto piuttosto spesso, per esempio, potrebbe preferire un pennino più largo; chi, invece, ne ha uno più sottile, potrebbe trovarsi a suo agio con un pennino più fino.

Giotto e Giottino: i pennini firmati Visconti

Con il lancio dei nuovi pennini, Visconti scrive una nuova pagina della sua storia e, fedele alle proprie radici, rende omaggio a due grandi maestri fiorentini nominando i suoi pennini Giotto e Giottino. Il primo viene proposto in oro 18kt, il secondo in oro 14kt ed entrambi sono disponibili in cinque finezze: extra-fine, fine, medium, broad, stub.

La rievocazione della città di Firenze può essere assaporata anche attraverso l’iconica incisione che Visconti apporta su ogni suo pennino in oro 18kt sin dal 1988: il giglio toscano. Impreziosiscono il pennino della stilografica anche il nome del brand, il logo V e la lettera che indica la finezza della punta. Con una forma più sottile e il nuovo font, i pennini sono sintomo di ricerca, innovazione e funzionalità, ma non tradiscono le radici artigiane della lavorazione.

Per la realizzazione dei pennini Visconti sceglie l’oro: è un metallo nobile molto malleabile e garantisce un tratto estremamente fluido. Per variarne l’aspetto in base all’estetica della penna stilografica nel suo insieme, propone una serie di trattamenti sofisticati, come la placcatura in rodio, in oro rosa e rutenio scuro e uno speciale trattamento iridescente.

Il valore dell’alto artigianato

Certamente non basta una scrupolosa selezione di materiali pregevoli per forgiare un pennino di qualità. L’ingrediente indispensabile per raggiungere l’eccellenza è il saper fare. Sono infatti le mani esperte degli artigiani a creare e rifinire ogni parte del pennino con la massima cura.

La lavorazione dei pennini si articola in 15 fasi e prevede una lucidatura finale operata rigorosamente a mano. Tutto inizia con la trafilatura della barra in oro e della laminazione del nastro fino allo spessore richiesto. “Dopo una prima tranciatura, passiamo il nastro d’oro nel laminatoio conico, per poi sagomarlo in base alla forma che si vuole ottenere”, racconta uno degli artigiani di Visconti. “A questo punto procediamo col lavoro di incisione, paziente e minuzioso.” Quindi, il pennino subisce un processo di ricottura per poter essere forgiato più facilmente nella sua forma finale. E, con lo step successivo, la sfera di iridio viene saldata sulla punta del pennino.

Ora che tutte le parti del pennino sono state assemblate, si passa alla fase di rifinitura che inizia con il taglio del pennino, per poi proseguire con la tempera di indurimento, la vibrolucidatura e un meticoloso controllo al microscopio di ogni più piccolo elemento. “Arrivati a questa fase, facciamo una delicata piegatura per accostare le punte del pennino; poi passiamo alla molatura e alla lucidatura della micro sfera in iridio”, spiega ***. Concludono il lungo e attento processo artigianale un ulteriore controllo al microscopio e una prova di scrittura a campione.

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